CHI SIAMO

Giusto incarico ricevuto dalla “Fondazione Vivere a Sud Ente Terzo Settore” nella persona del Sign.Iona Valentina in qualità di presidente si è provveduto a formulare progetto definitivo relativo a struttura ricettiva per cure da dipendenze.

P
er come contenuto nelle attività dello statuto la fondazione ha predisposto un intervento di
progettazione nell’area di proprietà al fine di realizzare una struttura ricettiva, Centro Recupero
Dipendenze & Ospitalità, in ottemperanza delle finalità previste:
– Prestazioni socio sanitarie;
– Interventi e servizi sociali;
– Interventi e prestazioni sanitarie;
– Ricerca scientifica di particolare interesse;
– Progettazione , organizzazione,realizzazione, gestione,
coordinamento,assistenza,patrocinio,promozione in proprio e/o in collaborazione con enti
pubblici e privati di eventi, manifestazioni, conferenze convegni, servizi,centri sociali,culturali,di
formazione, artistici,ricreativi,sportivi destinati a:
– -assistenza socio-sanitaria e sanitaria
– Recupero ed inserimento nel sociale di soggetti svantaggiati,disagiati,disabili, emarginati/o della
terza età;
– Consulenza psicologica e sostegno;
– Gestione conduzione di centri di accoglienza ed integrazione sociale dei migranti in genere;
– Gestione e conduzione di centri sociali, comunità per il recupero delle dipendenze in generale;
– Gestione di case di riposo e comunità per anziani;
– Costruzione di strutture socio-sanitarie;
– Gestione e conduzione di strutture socio sanitarie;


OBIETTIVI DELLA FONDAZIONE

Nella cura dei disturbi ( per i giochi di azzardo,stupefacenti,farmaci,ludopatia,Internet pornografia,
Alcol,fumo) si ipotizzano diverse modalità di intervento al fine del recupero delle fasce più deboli:
– ambulatoriale
– di gruppo
– residenziale;

Nella presente ipotesi verranno assorbite tutte e tre le possibili modalità di intervento ipotizzando un
numero di posti per il residenziale in n° 60 e organizzando la struttura per interventi ambulatoriali e terapie di
gruppo.
Anche in considerazione del fatto che ipoteticamente i soggetti con disturbi non necessitano di
lunghe permanenze residenziali ne si può tantomeno prevedere esclusione sociale per tali soggetti.
In considerazione di quanto detto si ipotizzeranno degenze brevi e specialistiche, che forniranno un
intervento teso ad un reinserimento all’interno del nucleo familiare e nel tessuto sociale.




LA STRUTTURA DEL CENTRO DI RECUPERO

La Fondazione sta realizzando un Centro Residenziale Socio-Riabilitativo per persone con dipendenze patologiche, che sorgerà nella stessa area rigenerata. La struttura si articola su tre livelli:

Piano Terra:

  • Spazio per accoglienza, segreteria, direzione e operatori.

  • Area colloqui riservata.

  • Ampia cucina e refettorio comune.

  • Infermeria e servizi sanitari.

  • Locale lavanderia.

  • Spazio multifunzionale per attività formative e laboratoriali.

Primo Piano:

  • 15 stanze doppie con bagno privato, per un totale di 30 posti letto per ospiti.

  • Stanze per operatori.

  • Area incontri familiari: uno spazio accogliente dedicato al rapporto con le famiglie, che gioca un ruolo fondamentale nel percorso terapeutico.

Secondo Piano:

  • Ulteriori 30 posti letto in stanze doppie.

  • Spazi destinati ad attività socio-educative e terapeutiche.

Lo stabile sarà completamente accessibile e conforme alle normative di sicurezza, con spazi esterni già attrezzati per orti urbani, attività collettive e riabilitative.


GLI OBIETTIVI DEL CENTRO DI RECUPERO PER LE DIPENDENZE

  1. Accoglienza e residenzialità protetta

    • Offrire uno spazio sicuro, curato e strutturato per il recupero.

    • Garantire una quotidianità organizzata, con ritmi e attività stabili.

  2. Percorso terapeutico personalizzato

    • Costruzione di un piano individuale che includa supporto psicologico, educativo e relazionale.

    • Attività di gruppo, colloqui individuali, e momenti di socialità.

  3. Educazione alle life skills

    • Sviluppo di competenze utili alla vita autonoma e relazionale: gestione delle emozioni, comunicazione, responsabilità, empatia, risoluzione dei problemi.

  4. Riattivazione personale e lavorativa

    • Laboratori manuali e creativi (artigianato, orticoltura, cucina).

    • Formazione professionale e orientamento al lavoro.

  5. Coinvolgimento della famiglia

    • Incontri familiari strutturati, fondamentali per il reinserimento.

    • Spazio di ascolto e mediazione tra ospite e contesto familiare.

  6. Inserimento nella comunità locale

    • Graduale apertura al territorio con attività condivise.

    • Costruzione di reti di supporto oltre la fine del percorso residenziale.

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